Doniselli
Storia di Doniselli
La Doniselli nasce a Milano nel marzo 1919 reduci dalla prima guerra mondiale tre fratelli Angelo, Gino e Vito Doniselli si staccano dalla attività del resto della famiglia e stabilita dai Fratelli Doniselli Snc cose, biciclette con telai molto robusti e grossi portapacchi. Fino alla metà degli anni 20 tutta organizzata si svolge nella Società era nata ovvero in quella che era la Via Mazzini Nel 1927 si cambia sede, dedicandosi alla produzione di furgoncini e di biciclette da trasporto che si affianca alla produzione di biciclette, telai , e strumenti particolari per la costruzione e la manutenzione delle bici, destinati alle officine ciclistiche. Le biciclette vengono prodotte con i marchi Duomo, e Marvel, Svea, ed Equador per l'esportazione e per i prodotti più economici. Allora solo i furgoncini portavano il marchio Doniselli. Venivano allestiti per ogni tipo di attività: per i gelati, per la consegna delle bottiglie, per trasporto scala, vetri, derrate, mobili, casse, vetri; inoltre per i servizi comunali come nettezza urbana, lavaggio strade, innaffiamento giardini, disinfezioni, riparazione strade.Nel 1934 nasce costruito il primo motofurgoncino con motore Triumph 220 cc. , ne seguiranno poi con motori anche meno potenti NSU, Alpino, Jlo, e il motore verrà utilizzato con cilindro 35 e 48 anche per le biciclette da trasporto. Durante la seconda guerra mondiale gli eventi bellici sono tremendi e bombe incendiarie distruggono completamente la sede. La volontà e la tenacia dei fratelli Angelo Gino e Vito fa si che nel 1946 legandosi al ciclismo che rappresentava lo sport più popolare del momento con la squadra corse Doniselli-Lansetina e Doniselli-Ignis; e le biciclette Doniselli ottengono numerosi risultati sportivi con lo spagnolo Miguel Poblet negli anni 1960 e 1961. Negli anni 60 la produzione dei furgoncini diviene sempre più marginale rispetto ai ciclomotori da trasporto e alle biciclette. Negli anni 70 il mercato bruscamente iniziò a mutare, evidenziando tendenze diverse e di non facile interpretazione, così come la Doniselli si affidò a terzisti per la costruzione delle sue biciclette.
Doniselli was born in Milan. In March 1919, veterans from the First World War, three brothers Angelo, Gino and Vito Doniselli left the business of the rest of the family and formed Fratelli Doniselli Snc. The production initially concentrated on work vehicles: pedal vans intended for the transport of all kinds of things, bicycles with very robust frames and large luggage racks. Until the mid-1920s, all the activities took place where the company was born or in what was Via Mazzini. In 1927, the company changed its headquarters, dedicating itself to the production of vans and transport bicycles alongside the production of bicycles, frames. , and special tools for the construction and maintenance of bicycles, intended for bicycle workshops. The bicycles are produced under the Duomo, and Marvel, Svea, and Equador brands for export and for cheaper products. Back then only the vans carried the Doniselli brand. They were set up for all types of activities: for ice cream, for the delivery of bottles, for transporting stairs, glass, foodstuffs, furniture, chests, bread; also for municipal services such as garbage, street washing, watering of gardens, disinfection, road repair. In 1934 the first motor van with Triumph 220 cc engine was built. , will then follow with even less powerful engines NSU, Alpino, Jlo, and the engine will be used with displacements 35 and 48 also for transport bicycles. During the Second World War the war events are tremendous and incendiary bombs completely destroy the headquarters. The will and tenacity of the brothers Angelo Gino and Vito means that in 1946 the activity is completely resumed. The Doniselli brand becomes known at a national competitive level. by linking to cycling which represents the most popular sport of the moment with the racing team Doniselli-Lansetina and Doniselli-Ignis; and Doniselli bicycles obtain numerous sporting results with the Spaniard Miguel Poblet during 1060 and 1961. In the 1960s the production of vans became increasingly marginal compared to transport mopeds and bicycles. In the 70s the market abruptly began to change, highlighting different trends and not easy to interpret, so that Doniselli relied on subcontractors for the construction of her bicycles.