Rossin - Italian Vintage Bicycles Collection, Pesaro Urbino - Marche - Italy

Menù
Vai ai contenuti

Rossin

Storia di Mario Rossin


Mario Rossin era stato uno dei migliori telaisti di Ernesto Colnago, sino al 1974, quando In collaborazione con altri apre a Cavenago Brianza la ditta che ha il suo nome. La storia di questo marchio è la seguente: nel 1973, il promettente Gibi Baronchelli del Gruppo Sportivo Iclas vince Giro d’Italia baby e Tour de France dilettanti. La Iclas, assieme alla Itla, è una squadra del patron Vittorio Ghezzi. Utilizzano biciclette fornite da Ernesto Colnago. Ghezzi e Garbelli, direttore sportivo e manager dell’Itla, vorrebbero creare un team di professionisti, soprattutto per far crescere Baronchelli e altri talenti fatti in casa. L’idea è di proseguire il sodalizio con Colnago. Ma il costruttore milanese è fornitore anche della Scic, squadra presente nel professionismo dal ’69. E, anziché favorire la nascita del nuovo team professionistico di Ghezzi con gli atleti più promettenti del vivaio Itla, Colnago agevola il passaggio di Baronchelli alla Scic. L’episodio scatena le ire di patron Ghezzi, di Inzaghi, Garbelli e altri componenti dello staff Itla. Ghezzi e Garbelli cambiano bici ai loro corridori. La prima idea è di passare alla Bianchi. In realtà Inzaghi e Ghezzi vorrebbero proporre qualcosa di nuovo. Cosi decidono di prendere Mario Rossin, che ha lavorato molti anni nel reparto saldatura di Colnago. Domenico Garbelli e Ghezzi approvano il progetto:. Mario Rossin, brianzolo di Cavenago con origini veronesi viene immediatamente inserito nel progetto, inoltre Rossin è un mago nel rilevare le misure agli atleti per costruire telai con esatte dimensioni e inclinazioni. E il 14 settembre 1974 a Cavenago nasce ufficialmente la Rossin. I soci sono 5: Vittorio Ghezzi e il figlio Giuseppe, poi Inzaghi, Garbelli e Rossin. La R è inserita in un pentagono infatti “Rossin ha 5 fondatori. Ecco perché, come poligono circostante, è stato scelto il pentagono ",
La Rossin negli anni settanta e ottanta produrrà biciclette particolarmente apprezzate anche dai professionisti: Oltre a Baronchelli, hanno infatti corso con bici Rossin: Roger De Vlaeminck, Vittorio Algeri, Claude Criquelion, Hennie Kuiper, Franco Ballerini, Moreno Argentin. Sarà soprattutto la testa della forcella , esile ed elegante il segno di riconoscimento dei telai Rossin. Negli anni '80 ha realizzato alcune delle biciclette da corsa più innovative ed eleganti di sempre. La bicicletta da strada classica Rossin Ghibli è sicuramente una delle migliori biciclette Rossin degli anni '80, il suo telaio è stato realizzato con tubazioni Columbus leggere e robuste ed è stato progettato per migliorare la rigidità e la reattività della bicicletta.
Oggi le Rossin sono ricercate dai collezionisti per la loro bellezza e le qualità tecniche.



Mario Rossin had been one of Ernesto Colnago's best frame builders, until 1974, when in collaboration with others he opened the company that has his name in Cavenago Brianza. The history of this brand is as follows: in 1973, the promising Gibi Baronchelli of the Iclas Sports Group won the Giro d’Italia baby and amateur Tour de France. Iclas, together with Itla, is a team of the patron Vittorio Ghezzi. They use bicycles supplied by Ernesto Colnago. Ghezzi and Garbelli, sports director and manager of Itla, would like to create a team of professionals, above all to grow Baronchelli and other home-made talents. The idea is to continue the partnership with Colnago. But the Milanese manufacturer is also a supplier of Scic, a team present in professionalism since 1969. And, instead of favoring the birth of Ghezzi's new professional team with the most promising athletes of the Itla group, Colnago facilitates Baronchelli's transition to Scic. The episode unleashes the wrath of patron Ghezzi, Inzaghi, Garbelli and other Itla staff members. Ghezzi and Garbelli change bikes for their riders during the same year. The first idea is to switch to Bianchi. In reality Inzaghi and Ghezzi would like to propose something new. So they decide to take Mario Rossin, who has worked for many years inside the technical department of Colnago. Domenico Garbelli and Ghezzi approve the project:. Mario Rossin, from Cavenago (Brianza) with Veronese origins, is immediately included in the project, furthermore Rossin is a magician in taking measurements from athletes to build frames with exact dimensions and inclinations. And on September 14, 1974, Rossin was officially born in Cavenago. The members are 5: Vittorio Ghezzi and his son Giuseppe, then Inzaghi, Garbelli and Rossin. The R is inserted in a pentagon. “Rossin has 5 founder fathers. That is why, as surrounding polygon, the pentagon was chosen”, Rossin in the seventies and eighties will produce bicycles particularly appreciated by professional cyclists. In addition to Baronchelli, in fact, Rossin raced with bikes: Roger De Vlaeminck, Vittorio Algeri, Claude Criquelion, Hennie Kuiper, Franco Ballerini, Moreno Argentin. Above all, the fork head will be the slender and elegant sign of recognition of the Rossin frames. In the 1980s he made some of the most innovative and most stylish racing bicycles ever seen. Rossin Ghibli Classic Road Bicycle is certainly one of the best Rossin bicycles of the 1980s. The frame was made of light and sturdy Columbus tubes and it was designed to improve the stiffness and reactivity of the bicycle. Today the Rossin are sought after by collectors for their beauty and technical qualities.

Copyright Italian Vintage Bicycles Collection 2022
Copyright Italian Vintage Bicycles Collection 2022
Torna ai contenuti